Frozen, commenti e (possibili) spoiler sul film.

Ok, prendo un bel respiro, e adesso lo dico.

A me non è piaciuto per niente.

Ora sono di corsa, ma quando torno a casa scrivo una bella e lunga recensione e cerco di spiegare perché.

Allora, ripensandoci mi è piaciuto abbastanza, ma credo che il problema di Frozen sia questo: tentare di unire la fiaba al racconto moderno.

Sono infatti presenti elementi di fiaba (come la principessa - Elsa - che ha un grande potere), ma il mix con gli elementi del racconto moderno non mi ha convinta. Ad esempio, Kristoff è un ragazzo che ha notevoli difetti, ma nella loro canzone i troll dicono ad Anna di amarlo anche se lei non lo potrà mai cambiare e non potrà mai migliorare i difetti di lui.
Questa cosa proprio non mi è piaciuta, perché è chiaro che nella vita reale non esiste il principe azzurro, ma nelle fiabe... oh, nelle fiabe dovrebbe esistere. Una fiaba dovrebbe mandare messaggi positivi, non messaggi tristi come "troverai un uomo pieno di difetti, ma tu amalo lo stesso perché non ne troverai uno migliore". Ma dai!
Nei film disney precedenti ci sono uomini che non sono dei principi azzurri: Aladdin e Flynn. Ma è una questione differente: i due ladruncoli hanno sì dei difetti, ma dimostrano di essere nobili d'animo (Aladdin è coraggioso, Flynn è addirittura pronto a morire per Rapunzel). Invece Kristoff non ha nessuna qualità (proprio nessuna!) e Anna si innamora lo stesso di lui. Perché?

A proposito, credo che Anna come personaggio non sia credibile.
Non è credibile la sua storia, ad esempio. Capisco l'esigenza di confinare Elsa nel castello per proteggerla e proteggere il suo popolo, ma perché confinare anche Anna? Non potevano, non so, mandarla in collegio?
Un'altra cosa di Anna che non torna è la sua concezione dell'amore. Si innamora di Hans in un secondo e la storia dimostra che Hans non è l'amore della sua vita... e poi l'amore della sua vita è Kristoff, che conosce da un giorno! Che differenza c'è tra innamorarsi in un secondo e innamorarsi in un giorno?

Insomma, Anna e Kristoff sono i personaggi meno convincenti della storia della Disney, per me.

Il film si salva, invece, per la bellezza del personaggio di Elsa.
Ho trovato bellissima la metafora dei poteri del ghiaccio che concretizzano le sue paure, e che possono essere governate solo dalla forza dell'amore. E la scena in cui Elsa corre via dal regno e costruisce il palazzo di ghiaccio (metafora, insieme, di paura e libertà) è il punto più alto del film.

Infatti è stata confinata nel castello, tanto che quando aprono le porte Anna è tutta contenta perché per la prima volta potrà conoscere il mondo reale e tutte le persone con cui, per anni, non ha potuto avere contatti a causa del divieto dei suoi genitori.
Proprio come Elsa, nemmeno Anna è libera, ma Elsa ha un motivo per essere tenuta nascosta nel castello (i suoi poteri che non riesce a governare), Anna no. Anche per questo non mi piace: Anna viene confinata ingiustamente, ma accetta la sua condizione tranquillamente, senza odiare i suoi genitori che l'hanno rinchiusa, e senza avercela con la sorella che continua a escluderla dalla sua vita. Anna trascorre almeno 13 anni in completa solitudine e non fa nulla. Non è come Rapunzel, che rimane rinchiusa nella torre per paura delle persone che, come le ha detto Madre Gothel, vorrebbero approfittare del suo potere. E non fa come Jasmine, che, stanca di essere prigioniera, fugge per le strade di Agrabah.
Insomma, Rapunzel scappa con Flynn perché il sogno è più forte del divieto; Jasmine scappa da sola perché per una volta vuole decidere della sua vita... Anna non fa nulla e sta tranquilla ad aspettare che le porte del castello vengano aperte. Per questo, secondo me (per rispondere anche a occhiblu) Anna non è una principessa moderna, ma è in tutto e per tutto simile a Biancaneve e Cenerentola, che accettano senza proteste la loro condizione di miseria e solitudine e poi si innamorano del primo che passa.


Capisco il messaggio che voglia lanciare, ma secondo me è... incompleto. Insomma, è bellissimo il messaggio che chiunque, anche se non è perfetto, possa trovare il vero amore: quello che non mi piace è il messaggio che danno i troll ad Anna: Kristoff è pieno di difetti, e tu non potrai mai cambiarlo. Questo non mi piace, perché l'amore, invece, sempre secondo me, è capace di rendere migliore qualsiasi persona. Alla fine della Bella e la Bestia, la Bestia diventa un principe perché l'amore lo ha cambiato (come dice la canzone originale, "Bittersweet and strange / Finding you can change / Learning you were wrong").
E alla fine di Shrek, è Fiona a cambiare per Shrek: la trasformazione è inversa, ma il concetto è lo stesso: l'amore ti cambia e ti rende migliore (e nell'ottica di Shrek, che è un orco, essere orco vuol dire essere migliore).


Naturalmente, come ognuna delle opinioni che ho espresso, questa è solo la mia opinione: non dico che tutti coloro che vedono il film devono pensarla come me. Questo è semplicemente ciò che ho sentito io e l'ho condiviso per sapere se ci sono altri che la pensano come me. ^^

Edited by t i f f a n y ~ - 2/1/2014, 14:57

Avete ragione sul gesto di Kristoff, e credo che sia stato un bellissimo gesto. ^^ Non paragonabile a quello di Flynn (che è morto per Rapunzel), ma comunque è necessario amare molto una persona per avere il coraggio di lasciarla andare (mi ricorda molto - ed è positivo - la Bestia che lascia andare Belle quando si rende conto che suo padre ha bisogno di lei).

Ma comunque Kristoff e Anna non mi piacciono (l'avete capito ) per tutti i motivi che ho elencato sopra.

Riguardo alla segregazione nel castello di tutta la famiglia, continuo a pensare che si poteva trovare un altro modo per proteggere Elsa e al tempo stesso permettere ad Anna di avere una vita normale. Inoltre, la segregazione di Elsa non produce risultati positivi: Elsa, chiusa in una stanza, non impara a governare i propri poteri e Anna cresce in solitudine. Insomma, non poteva esserci soluzione peggiore (narrativamente parlando). Si poteva, invece, non so... mandare Elsa per qualche anno con i troll (come fanno i genitori della Bella addormentata che rinunciano alla propria figlia per 16 anni pur di proteggerla), ed Elsa avrebbe potuto tornare a vivere a corte una volta imparato a governare i poteri. E in questo modo, Anna non sarebbe stata sola. Dev'essere terribile, davvero, vivere sotto lo stesso tetto di una persona che ti respinge, e di cui non ne conosci la ragione.
In conclusione, questa storia della segregazione famigliare, che è il motore dell'intera vicenda, secondo me non sta in piedi. Poteva essere gestita meglio.

Invece ribadisco che amo Elsa e Hans, o meglio il modo il cui sono stati costruiti questi personaggi (e lo ribadisco perché non voglio fare la parte di quella che critica a basta ).
Elsa è un personaggio straordinario, complesso, profondo, e ha un potere bellissimo: il potere di creare, il potere di distruggere. Difficile da governare, perché i sentimenti sono spesso misteriosi anche per coloro che li provano. L'ho trovata una metafora splendida.
Mi è piaciuto anche il fatto che Elsa scelga di fuggire e vivere da sola, per poter essere se stessa e per proteggere da se stessa le persone che ama. Quando si ha un grande dono, fuor di metafora, è difficile stare accanto a coloro che non lo possiedono: si rischia di ferirli.

Anche Hans mi è piaciuto, perché con lui la Disney ha superato se stessa con grande ironia. Perché Hans all'inizio è come tanti principi dei primi film, e poi si rivela essere niente meno che il cattivo: tutte quelle canzoni erano una farsa, costruita ad arte per ottenere ciò che vuole. E' come se la Disney giocasse con se stessa, strizzando l'occhio a chi vede il film come a dirgli: "Sai, magari anche il principe di Biancaneve alla lunga si è rivelato come Hans!"