Maryl Streep attacca Walt Disney ai NBR2014 ''Era un bigotto antisemita''

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niki ven
view post Posted on 11/1/2014, 16:47 by: niki ven     +1   +1   -1




Disney antisemita? La risposta del Walt Disney Family Museum

Durante la cerimonia dei premi del National Board of Review, l’attrice Meryl Streep ha rivolto dure accuse a Walt Disney, definendolo “antisemita e misogino”.

Mentre i media si concentrano sulle sue parole, noi preferiamo riportarvi quelle del Walt Disney Family Museum, che da sempre si impegna a rispettare la memoria di Walt come artista, ma anche come persona. Abbiamo tradotto alcuni passaggi importanti della loro difesa al papà di Topolino.

Sul ruolo delle donne alla Walt Disney Productions
Nel 1938, Walt Disney Productions scrisse una lettera a una ragazza, rifiutando la sua richiesta di cominciare a studiare come animatrice allo studio. La lettera (letta dalla Streep durante il suo discorso), dichiara che le donne non potevano accedere alla carriera di animatrici in quell’epoca. Questo non succedeva soltanto alla Disney, ma in tutti gli studi: la lettera illustra soltanto che il ruolo della donna nel mondo del lavoro era assolutamente limitato negli anni 30.
Tuttavia, durante due discorsi pronunciati ai suoi collaboratori il 10 e l’11 Febbraio 1941, Walt affermò: ”Se una donna può fare questo lavoro allo stesso modo, è meritevole tanto quanto un uomo. Le donne hanno diritto ad avere le stesse opportunità di emancipazione degli uomini, e credo sinceramente che potrebbero contribuire al nostro lavoro in un modo speciale.”
Molte donne ottennero ruoli importanti all’interno dei Walt Disney Productions: ad esempio l’artista Mary Blair, il cui stile influenzò pesantemente il look e l’atmosfera dei Classici Disney per almeno 30 anni. Addirittura, Hazel Sewell fu direttrice artistica per Biancaneve e i Sette Nani nel 1937. Anche la moglie di Walt, Lillian, lavorava al reparto Ink&Paint prima che si sposassero.

Walt Disney e il razzismo
Walt Disney aveva un forte senso patriottico. Basta guardare indietro alla sua produzione degli anni ’40. Gli studi vinsero addirittura un Oscar per il cortometraggio “Der Fuehrer’s Face”, con protagonista Paperino.
Walt assunse anche numerosi ebrei, tra cui Joe Grant, Marty Sklar, Ed Solomon, Richard e Robert Sherman: molti di loro avevano ruoli importantissimi e collaboravano direttamente con lui, fianco a fianco, senza pregiudizi.
In una recente intervista, Richard Sherman ha affermato: “Lasciatemi aggiungere una cosa: molte persone parlano di Walt Disney in termini negativi, ma non c’era nulla di negativo in lui. Voleva solo fare grandi cose. Guardava in alto, puntava alle stelle. Era un capo davvero fantastico.”
Ancora, nel 1955 Walt fu nominato Uomo dell’Anno dalla Beverly Hills Lodge of B’nai B’rith, organizzazione che combatte l’antisemitismo in tutto il mondo.

In conclusione…
Ovviamente ci saranno ancora scettici che penseranno che le nostre affermazioni sono di parte perché il Walt Disney Family Museum è stato fondato da sua figlia Diane Disney Miller. Eppure, le prove sono tutte qui. E per “qui” intendiamo qui, al Museo! Invitiamo con calore tutti gli scettici a visitare il museo per conoscere meglio Walt, l’uomo dietro al brand, di propria mano.
Non cerchiamo scuse formali, ma pensiamo che sia importante conoscere i fatti prima di diffondere inesattezze e voci false.
Walt Disney non era un santo. Walt Disney era un uomo che fece degli errori e che andò incontro ad alti e bassi per tutta la sua vita. Sua figlia Diane diceva sempre: “ciò che lo rendeva uomo, rende uomo anche TE!”. Walt sbagliò, fallì a volte, ma aveva uno spirito fortemente creativo, innovativo e una visione ottimistica che lo portava ad “andare sempre avanti”.

Vi invitiamo a leggere l’intera “difesa di Walt” in lingua originale, che potete trovare all’inizio dell’articolo, e a visitare il sito web del Walt Disney Family Museum qui: www.waltdisney.org/.
 
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7 replies since 9/1/2014, 18:24   78 views
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